Arriva il Crastatone…

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Arriva il Crastatone…

A cura di Marco Conti (AD 2001)

Dopo la bella e fresca estate, una dolce calma ovattata tra le prime nebbie, sembra avvolgere i boschi dell’Amiata. E’ l’inizio dell’Autunno che, da queste parti, più delle altre stagioni, porta ai ricordi del tempo che passa e innamora la natura e l’uomo, creando magici scenari naturali ricchi di colori e tradizioni antiche.
Un’incantevole stagione già annunciata alla fine di Agosto dagli improvvisi e rumorosi temporali che, a Piancastagnaio, aiutano le ancora verdi foglie dei castagni a farsi largo tra i rami di secolari piante, mostrando i primi segni dei frutti che crescono silenziosi nella gelosa e sicura custodia della lappa (riccio), come fosse un grembo.
C’è negli atteggiamenti della gente e nella natura, una lenta trasformazione che porta a vivere e ad assaporare una propria stagione autunnale. Anche gli occhi attenti del visitatore, ne colgono il segreto del corso scandito dal tempo, che regala ricchezza dal suo mostrarsi. Il bosco diventa meta di escursioni e passeggiate; cresce l’ambizione nel ricercare i suoi frutti prelibati accompagnando il lento migrare di uccelli e animali che partono per rifugi più caldi, per poi riposarsi la sera accanto al tepore del fuoco acceso.
La natura stupenda di questi luoghi, nella stagione autunnale, vuole dire innanzitutto “castagnatura”, ultimo lavoro prima del grande inverno. Ed è questo un momento di festa per tutti: il bosco si riempie di suoni e di voci, le famiglie si dedicano alla raccolta del prezioso frutto.
La castagnatura ha i suoi riti, i suoi momenti importanti di aggregazione; riscopre il piacere di stare insieme tra il crepitio delle “crastate” sul fuoco, il sapore delle tradizionali “monne”, il gusto delle “brodolose”, il tepore dei “suggioli” tra le mani come a scaldarsi dal freddo.

Poeti e viaggiatori celebri, hanno seguito sul filo dei ricordi personali un proprio itinerario nella terra di Piancastagnaio, dipingendo immagini suggestive e poetiche.
Giosuè Carducci descrive con questi versi Piancastagnaio nella stagione autunnale:
“candidi soli e riso di tramonti… mormoreggiar di selve brune ai venti… con sussurrio di fredde acque cadenti … giù per li verdi grandi de’ monti… questo m’era ne’ voti or miei desiri… pace ebbon qui tra fiumi e tra montagne… delle secure muse in compagnia”.

Eugenio Montale descrive in Autunno Piancastagnaio come:
“… un paese remoto e dolce sospeso nel vuoto come un pugno d’api oscillanti sul ramo… il profumo nella sua stanza di mele cotogne…appena dopo quello delle castagne e dei funghi … avvolto dalle morbide volute di nebbia che dalla valle risalgono fino alla vetta del Monte Amiata… trascinandosi dietro flotte di elfi  e odor di funghi nascenti… confuso a quello dei marroni che esplodono nel focolare… sembra che il veloce trascorrere del tempo si sia cristallizzato nel velo della pioggia e della prima neve…”

Nel 1968 nacque per volontà popolare il Crastatone, la prima delle manifestazioni dedicate alla castagna, nate nel comprensorio dell’Amiata e in tutta la Toscana. Si svolge sempre il 1° di Novembre e nel fine settimana più vicino, per celebrare la fine del raccolto della castagna e l’inizio della stagione invernale, in un giorno che vuole essere di ringraziamento e di Festa per tutti. La prima edizione, fu però il 3 Novembre in quanto domenica. Pochi giorni dopo, visto il successo della manifestazione e grazie anche all’aiuto di pianesi che lavoravano in RAI, ne fu fatta un’altra edizione ripresa e trasmessa sulla TV di Stato.
Il termine Crastatone, deriva dal verbcrastatone_libro_foto_pag_00o un po’ storpiato, “crastare”, ovvero l’atto di tagliare la castagna prima di metterla sul fuoco, da cui “crastata” (caldarrosta). Sin dalla prima edizione si intuì il successo che avrebbe avuto nel tempo la manifestazione che ad oggi, richiama presenze dall’Italia e dall’estero. Il Crastatone, Organizzato dall’Amministrazione Comunale, le Contrade e la Pro Loco, è un evento ricco di iniziative rivolte alla valorizzazione del territorio in tutte le sue caratteristiche. Mostre d’arte ed artigianato si immergono in una atmosfera unica, ricca dei profumi dell’ eno-gastronomia locale e dei suoni della Festa. Il centro storico, rivestito d’Autunno, ospita migliaia di persone che con ogni mezzo raggiungono Piancastagnaio. Contrade, ristoranti, osterie, enoteche e locande offrono una cucina ricca di tradizione esaltando i sapori amiatini d’Autunno. Insieme al Palio (18 Agosto), il Crastatone è per Piancastagnaio l’evento più importante dell’anno, dove le Contrade si mostrano ancora una volta all’unisono colorando a festa e di nuovo il proprio territorio, arricchendolo con i sapori dell’autunno e della sorpresa. E’ un invito che proviene da tempi lontani a fermarsi tra i “chiassi” (piccole vie e piazzette) medievali di Piancastagnaio. Una nostalgia che ci riscopre ragazzi nel rincorrere, nelle stradine del bosco, un tempo fatto di magici richiami di storie antiche. Festa dai mille ricordi, consegna la stagione autunnale ai primi rigori di un inverno precoce, che invita a riscoprire quei valori nascosti negli animi e a gustare momenti di gioia interiore…

(scritta nel 2001, ispirata a “Piancastagnaio: colori e sapori …di bosco” di Serafini – Zilianti)


Immagini riprese dal volume “Piancastagnaio – Il Crastatone”, a cura di Giuseppe Sani ed edito da Edizioni “effigi” (2006) in occasione della 40° edizione della Festa

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